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Le specie: gli uccelli

 

  1. Pudda ' e modde - Pudda ' e abba - Gallinella d'acqua - Gallinula cholorphus.
    Vive nelle paludi e nei corsi d'acqua dove vi è abbondanza di vegetazione, soprattutto canne palustri. Si adatta benissimo anche in acque inquinate. L'immissione attraverso gli scarichi di acque ricche di sostanze organiche favorisce la crescita della vegetazione fluviale e palustre. Costruisce il nido su una piattaforma di erbe e rami. I pulcini sono in grado di seguire la madre negli spostamenti anche sott'acqua, poco dopo la nascita.
  2. Puliga - Folaga - Fulica astra.
    La folaga è più grande e più tozza della gallinella, ha un colore grigio oscuro, le zampe verdastre con le dita palmate, la placca frontale del becco bianca. Ha più o meno le stesse abitudini comportamentali della gallinella. Su un nido galleggiante ancorato alle erbe palustri depone le uova anche tre volte in un anno.
  3. Anàde – Conchilde - Anatra - Germano reale - Anas boschas.
    È presente nel fiume Temo ed in inverno raggiunge anche le paludi che si formano negli altopiani. Nidifica tra le canne palustri, depone anche dieci uova. I pulcini aspettano di essere piuttosto grandetti e bene addestrati prima di osare il volo, che avviene in genere a fine giugno.
  4. Cau marinu - Gabbiano reale - Larus cachinnas.
    Il gabbiano compariva raramente nella media ed alta valle del Temo, risalendo il corso del fiume. Da alcuni anni, comunque, sta conquistando ampi spazi nelle zone più interne, richiamati, evidentemente, dagli abbondanti alimenti presenti nelle discariche dei rifiuti urbani. Logicamente ritornano nel loro ambiente naturale per la deposizione delle uova.
  5. Fulferalzu - Passera sarda - Passer hispaniolenis.
    Il passero è sempre l'uccello che vive più vicino all'uomo, nelle campagne e nei centri abitati. È molto prolifico, nidifica anche dentro le case. Molto vorace, sino a provocare notevoli danni alle colture.
  6. Taccula - Corbitu - Taccola - Corvus monedula.
    Il più piccolo dei corvidi. Abita spazi aperti ma si sta sempre più urbanizzando. Mangia di tutto e, come il passero, reca non pochi danni alle coltivazioni agricole.
  7. Perdija – Perdighe - Pernice sarda - Alectoris barbara.
    La pernice è indubbiamente " la prima donna" dello scenario faunistico sardo. Grossa quanto un piccione, ha nelle capacità mimetiche del piumaggio la sua migliore arma di difesa. È veloce camminatrice a terra e altrettanto veloce nel volo. Nidifica a piano del terreno in un semplice buco appena ricoperto di steli. Inizia la cova dopo la deposizione dell'ultimo uovo. I pulcini nascono dopo venti giorni. Abbandonano il nido subito dopo la schiusa e seguono la madre alla ricerca di cibo.
  8. Piga - Ghiandaia - Garrulus glandarius.
    Molto diffusa nelle zone alberate, ha le ali con macchie celesti ed il petto rosso. Si ciba prevalentemente di bacche e di ghiande.
  9. Merula - Merlo - Turdus merula.
    È distribuita in tutto il territorio, anche se è maggiormente presente nelle zone coperte da alberi da frutta. Il maschio ha le piume di un colore nero intenso, la femmina, molto più chiaro.
  10. Toccadolza - Picchio - Dendrocopus mayor.
    Altro uccello esotico. Caratteristico il suo continuo tambureggiare sulla corteccia degli alberi alla ricerca di insetti.
  11. Alipintu - Fringuello - Fringilla coelebs.
    Ha colori vivacissimi. Fa sentire il suo canto melodioso durante tutta la primavera.
  12. Corroga - Cornacchia grigia - Corvus cornix.
    Uccelli di discrete dimensioni, spesso radunati in stormi numerosi. Colore nero e grigio. Particolarmente temuta dagli agricoltori per i danni che reca alle coltivazioni.
  13. Corvu - Corvo imperiale - Corvus corax.
    Molto più grande ma meno diffuso della consimile cornacchia. È possibile notarlo a quote anche elevate in cerca di cibo. È il primo ad accorgersi della presenza di carogne nel territorio. 
  14. Calandra - Allodola - Melano coripha.
    È considerata la signora dei prati. Preferisce campi erbosi e le pianure.
  15. Conca ' e moro - Capinera - Silvia atricapilla.
    Piccolo uccello passeriforme, largamente rappresentato nella zona. Nidifica nei cespugli.
  16. Columbu 'e rocca - Colombo selvatico - Columba livia.
    È, forse, la specie dalla quale l'uomo ha fatto derivare le numerose varietà domestiche. Nidifica nei dirupi rocciosi.
  17. Cardeglina - Cardellino - Carduelis carduelis.
    Una specie molto nota nella zona. Apprezzata per i suoi brillanti colori. Nidifica anche nei giardini dei centri abitati. È una grande divoratrice di semi di cardo e si adatta anche a vivere in cattività.
  18. Bicchirussu - Frosone - Coccothraustes coccothraustes.
    Si riconosce per il becco e il corpo abbastanza robusti. Frequenta i boschi e si nutre di semi.
  19. Rusignolu - Usignolo - Luscina megarhyncha.
    È il re dei cantori nel mondo degli uccelli. Si dice che l'usignolo abbia un repertorio inconfondibile; non si ripete mai.
  20. Petorriruju - Pettirosso - Erithacus rubercola.
    Ha la faccia ed il petto rosso, dimensioni alquanto piccole. Nelle giornate più fredde di neve e gelo si avvicina di più all'uomo. E' anche un buon cantore.
  21. Istrìa - Gufo - Asio Otus.
    Uccello rapace notturno dalle dimensioni di una cornacchia. Ha fama di essere un uccello di malaugurio, "putzone maleauguradu", come lo definì il poeta Raimondo Piras. In effetti, il maschio nel periodo degli amori emette delle note talmente stridule, sgraziate che l'opinione popolare crede di interpretare segnali maleauguranti.
  22. Tònca - Civetta - Carine noctua.
    Anche questo rapace dalle abitudini ugualmente notturne è abbastanza diffuso. Preferisce dimorare nelle case abbandonate. Come il gufo, ha fama di poteri diabolici.
  23. Cuccumiau - Barbagianni - Tyto alba.
    Completa il trio dei rapaci notturni più comuni nella zona. Cacciatore accanito, nidifica come i compagni nelle crepe di mura diroccate, nei tetti di vecchie abitazioni, nelle torri campanarie ecc. Come gli altri rapaci notturni è di grande utilità all'uomo poiché elimina nelle campagne molti insetti e animali nocivi.
  24. Astorittu - Futientu - Gheppio Circus deruginosus.
    Il più comune dei rapaci è senz'altro il gheppio. È presente ovunque, anche in prossimità dei centri abitati. Dimensioni piccole, colore rossastro macchiato, caccia insetti, topi, piccoli rettili, piccoli uccelli. Scegliendo una posizione contraria alla direzione del vento, riesce a rimanere perfettamente immobile in aria mantenendo uno straordinario equilibrio, manovrando con perfetta maestria le ali e la coda. Piomba addosso alla preda con veloci picchiate.
  25. Turulia - Poiana - Buteo buteo.
    Di dimensioni molto maggiori del gheppio, ha una apertura alare che può raggiungere anche un metro. Passa gran parte della giornata ad osservare il territorio dall'alto di un suo abituale osservatorio. Un tempo, è stata oggetto di una caccia spietata da parte dei collezionisti. Ora che è vietata l'imbalsamazione si sta ripopolando un po' dovunque. Si ciba di rettili, topi, uccelli, cuccioli di lepri e conigli.
  26. Astore puddaju - Nibbio reale - Milvus milvus.
    Esemplare molto bello, elegante, distinto, costruisce il proprio nido negli alberi più maestosi ed è un accanito rapace. Spinge la sua audacia anche in prossimità dei casolari ed osa aggredire persino galline.
  27. Abilastru - Aquila del Bonelli - Hieraétus fasciatus.
    Magnifica, maestosa, riesce a sopravvivere in Sardegna e si fa ammirare anche in questa zona. E' una abilissima cacciatrice tanto a terra quanto in volo. 
  28. Benturzu – Aviu - Grifone - Gyps Fulvus.
    Un tempo neanche tanto lontano il grifone nidificava nelle creste rocciose del M. Minerva e nelle forre di Koatos ed erano molto frequenti le loro comparse nella zona per cibarsi di carogne. Ora, si dice, sopravvivono appena pochi esemplari nei dirupi di Marralzu, nelle campagne di Bosa.
  29. Ciddu - Scricchiolo - Troglodites troglodites.
    È forse l'uccello più piccolo presente in Sardegna e nella zona. Ha un colore marrone screziato ed è molto confidente anche con l'uomo.
  30. Rundine - Rondine - Hirundo rustica.
    È presente nelle nostre regioni nei periodi più caldi, dall'inizio della primavera ai primi di ottobre. È caratterizzata dalla coda molto lunga e forcuta, la gola rosso mattone, il petto e l'addome bianco con sfumature rugginose, il dorso nero con riflessi rossi e blu nella testa e nella parte anteriore del corpo e del ventre, sulle ali e la coda.
  31. Balestrinu - Balestruccio - Delichon urbica.
    Quasi simile alla rondine anche nelle abitudini. Si distingue per la coda meno lunga e non a delta, ha il petto bianco. Mentre la rondine costruisce il nido aperto, il balestruccio lo chiude a bozzolo.
  32. Turdu - Tordo - Turdus.
    Sono presenti nelle nostre regioni nell'autunno e nell'inverno. Durante i passi è molto atteso dai cacciatori.
  33. Trespotrès - Quaglia - Coturnix coturnix.
    Una specie in forte diminuzione a causa della caccia spietata di cui è fatta oggetto. Ha una carne molto delicata. Preferisce le pianure erbose, ricche di vegetazione.
  34. Pupusa - Upupa - Upupa opes.
    Simpatico uccello dal piumaggio variopinto. È insettivoro, ha il becco molto allungato adatto per snidare gli insetti. La conformazione del becco non consente l'utomatico inghiottimento del cibo; deve rilanciarlo in aria, lo riprende al volo e allora riesce a portarlo alla gola. Una cresta piumata che manovra a piacimento le conferisce un aspetto simpatico e maestoso.
  35. Cùccu - Cuculo - Cuculus canorus.
    È considerato un uccello parassita per il fatto che depone le uova nei nidi di altri uccelli, i quali provvedono alla cova. Raggiungono le nostre regioni all'inizio della primavera e ripartono in autunno.
  36. Trutture - Turture - Tortora - Strettodelia turtur.
    Giunge in aprile e rimane sino a settembre. Nidifica nelle zone boschive, si nutre di semi e di granaglie. Molto ricercata dai cacciatori. Si adatta discretamente a vivere in cattività.
  37. Columbu - Colombaccio - Columba palumbus.
    Rappresenta la specie più grande e più bella della famiglia dei colombi. Ha corpo robusto e ali puntute. Preferisce le zone arborate e si nutre di bacche e ghiande. Molto ricercato dai cacciatori.
  38. Biccaccia - Beccaccia - Scolapax rustica.
    Nella nostra zona la beccaccia giunge con i primi freddi: ottobre-novembre. È un uccello squisitamente di passo. E' una vera maestra del volo, si alza e si abbassa con la massima facilità.
  39. Bccaccinu - Beccaccino - Gallinago.
    iHa abitudini simili alla beccaccia, anche se preferisce i corsi d'acqua e le zone palustri. Ha dimensioni più ridotte, forme più slanciate, becco più sottile e gambe nude.
  40. Putzone de Santu Jagu - Gruccione - Merops apiaster.
    Parte dall'Africa e raggiunge la Sardegna a primavera inoltrata. Predilige gli ambienti prossimi ai corsi d'acqua; il maschio e la femmina hanno lo stesso aspetto esteriore variamente colorato di giallo oro, verde, blu e castano. È definito l'uccello più esotico che compare in Sardegna. Migra a settembre verso l’Africa.